Nella mitologia greca, Hygeia era la dea della salute e rappresentava il concetto di vita sana e di prevenzione, attraverso la cura del corpo e della mente. La sua figura venne presto oscurata da quella di Asclepio, dio della medicina e della guarigione, che rappresentava al contrario la capacità di trattamento e remissione da una malattia attraverso le medicine. Il modello curativo della malattia prese così il sopravvento per millenni sul concetto di prevenzione, tanto che ancora oggi il simbolo della classe medica è proprio rappresentato dalla verga di Asclepio, il suo bastone avvolto da un serpente.
“Mangio il salame tutti i giorni, tanto se mi si alza il colesterolo il medico mi prescrive la pastiglia.”
“Dottoressa, mi prescrive un farmaco contro la cellulite? Sa, non riesco a bere e non ho voglia di andare in palestra”
“Sono ingrassata 10 chili..mangio molti dolci ma sa, non so proprio resistere! Mi può aiutare con qualche pillola?”
Fortunatamente, recentemente l’attenzione si sta nuovamente spostando verso il concetto di salute come equilibrio tra mente, corpo ed ambiente, raggiungibile tramite uno stile di vita salutare, attraverso prevenzione della malattia e non esclusivamente la sua cura.
Gli ambiti in cui l’alimentazione può influire sulla prevenzione e sulla cura (alimentazione terapeutica) delle patologie sono numerosi: dal diabete all’obesità, dall’ipertensione alle patologie autoimmuni, dai disturbi intestinali al tumore. Oggi scopriamo insieme come gli alimenti possano influenzare il processo di carcinogenesi.
Cosa significa carcinogenesi? Come nasce e cresce un tumore?
La carcinogenesi, ovvero il processo di formazione di un tumore, è l’insieme degli eventi che portano una cellula normale a trasformarsi in cellula tumorale. Non si tratta di un processo ad un solo stadio ma viene suddiviso nelle fasi di di iniziazione, promozione e progressione.
In parole semplici, la cellula bersaglio viene dapprima danneggiata irreversibilmente, in seguito all’esposizione ad un agente cancerogeno (iniziazione). Questa alterazione non è sufficiente a sviluppare il tumore, saranno necessarie esposizioni multiple ad altri agenti, chiamati promotori, affinchè la cellula inizi il processo di crescita tumorale (promozione), producendo lesioni pre-cancerose o benigne. In alcuni casi, l’accumulo di danni genetici porta allo sviluppo di un tumore maligno ed alla formazione di una massa clinicamente visibile (progressione).
LE FASI DELLA CARCINOGENESI – Liu et al., Quant Imaging Med Surg. 2015 Oct;5(5):708-29.
L’alimentazione può favorire la nascita o la progressione di un tumore?
Sì, vediamo insieme quali sostanze presenti negli alimenti possono favorire la formazione (iniziatori) o la crescita (promotori) di un tumore:
INIZIATORI TUMORALI ALIMENTARI
Gli iniziatori tumorali possono essere sostanze chimiche, agenti fisici, virus o batteri. Esistono fattori cancerogeni anche in alcuni alimenti, ne abbiamo già fatto cenno nell’articolo “10 cause di tumori prevenibili“, analizziamo oggi meglio queste sostanze.
- Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), come ad esempio il benzopirene, si formano durante la cottura alla griglia di carne e pesce con la carbonella. Sono associati a tumore al polmone, mammella, tratto gastrointestinale e urinario.
- Le ammine aromatiche (HCA) vengono utilizzate come coloranti e si formano nella carne o nel pesce cotti a temperature elevate. Sono potenti mutageni coinvolti nello sviluppo di diversi tumori, quali fegato, polmone, vescica, tratto gastrointestinale, pelle, mammella, tessuto linfatico, dotti uditivi e prostata.
- Le nitrosammine e le nitrosamidi sono implicate principalmente nei tumori gastro-intestinali. Vengono prodotte nello stomaco da nitriti, presenti principalmente in insaccati, prosciutti, wurstel e additivi carnei, allo scopo di impedire la crescita di patogeni molto dannosi, come il Clostridium botulinum. Vengono prodotti anche inseguito alla frittura o alla cottura ad alte temperature. Per questo motivo evitate prodotti che presentino questi additivi, identificati come E249 E250 (nitriti) ed E251 E252 (nitrati, di per sè innocui, ma trasformati in intriti nello stomaco).
- Le micotossine, sostanze tossiche prodotte da funghi ed accumulate in alimenti contaminati. Tra queste ricordo l’aflatossina B (tossina dell’Aspergillus flavus) prodotta durante l’immagazzinamento non idoneo di cereali o arachidi, che aumenta il rischio di sviluppare un tumore fegato, e l’ocratossina A, prodotta in cereali, caffè, cacao, vini e frutta secca contaminati, coinvolta nello sviluppo di tumori renali.
PROMOTORI TUMORALI ALIMENTARI
Vengono qui raccolti tutti quei fattori che NON sono cancerogeni di per sè, ovvero non sono in grado di dare inizio ad un tumore (fase di iniziazione), ma possono promuoverne la proliferazione, laddove vi sia già una cellula danneggiata.
- Il consumo di grassi saturi di origine animale sembra essere associati con i tumori della mammella, dell’endometrio, della prostata e colon-rettale. Tra i meccanismo biologici responsabili sembra esserci un aumento dello stress ossidativo ed un maggiore livello infiammatorio dell’organismo.
- L’eccesso calorico e l’obesità sono stati anche proposti come promotori di alcuni tipi di cancro. Un eccesso di nutrienti è collegato ad un aumentato stress ossidativo con produzione di radicali liberi che possono causare danni al DNA.
- Esistono correlazioni tra un eccessivo consumo di proteine animali e cancro al colon.
Esiste un’associazione positiva dimostrata scientificamente fra consumo di zuccheri e tumori dell’apparato digerente. Il meccanismo risiede nella disregolazione dei livelli di insulina, nell’attivazione di fattori di crescita che portano a proliferazione cellulare.
- Il consumo di sale è correlato positivamente con il cancro dello stomaco. Il meccanismo sembre risiedere nell’atrofia cellulare gastrica, con diminuzione dell’acidità gastrica che provoca sia la proliferazione di batteri che trasformano i nitrati in nitriti sia la diretta proliferazione delle cellule gastriche.
- L’ingestione di alcolici è infine stata epidemiologicamente correlata allo sviluppo di diversi tumori, come cavità orale, laringe, faringe, esofago, fegato, colon, retto e seno, e probabilmente con il tumore del polmone.
Come possiamo quindi agire per prevenire la nascita o la crescita di un tumore? Controllando l’assunzione di tutti i fattori sopra citati: riduciamo il consumo di carni lavorate, ovvero insaccati, wurstel e prodotti contenenti additivi, impariamo a non consumare carne bruciata, riduciamo il consumo di sale, di alcolici e di zuccheri, controlliamo il nostro peso ed assumiamo un corretto quantitativo calorico.
Fonti ed approfondimenti:
- Per approfondimenti vi consiglio questa relazione disponibile online, molto dettagliata e chiara: Alimentazione e tumori, Marco Giammanco, Università di Palermo, FISIOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA
Filippo Ongaro, Fino a cent’anni: Prevenire, vivere e invecchiare al meglio
- 3. http://www.airc.it/prevenzione-del-tumore/corretta-alimentazione.asp
- Dispense Master di II Livello in Nutrizione e Dietetica, Università Politecnica delle Marche.
- Anand P et al, Cancer is a preventable disease that requires major lifestyle changes. 2008
- Reddy, B Dietary Fat & Colon cancer. Chemistry & material science vol 27 no 10 807-813
-
American Journal of Clinical Nutrition Vol 84 No 5 1171-1176 Nov 06
- Goldman and Shields, “Food Mutagens”, J Nutr. 2003 Mar;133 Suppl 3:965S-973S.
- http://www.airc.it/cancro/disinformazione/additivi-conservanti-alimentari