Nella prima parte di questo articolo abbiamo scoperto insieme in cosa consiste il processo di carcinogenesi e quali sono le sostanze presenti negli alimenti che possono favorire la crescita tumorale. Vediamo invece oggi quali alimenti dobbiamo introdurre nella nostra alimentazione per aiutare il nostro organismo a prevenire l’insorgenza dei tumori o a combatterli.
INIBITORI TUMORALI ALIMENTARI
Alcuni nutrienti presenti negli alimenti possono agire come inibitori nei confronti del tumore, sia nella fasi di iniziazione che di promozione della carcinogenesi. Possono infatti impedire l’azione dei carcinogeni o bloccarne l’attività, agendo in maniera preventiva, attraverso un meccanismo antiossidante, oppure agire rallentando o fermando la proliferazione tumorale e/o controllando i processi di metastasi.

Fibre – il consumo di una dieta ricca in fibre, che troviamo principalmente in cereali integrali, legumi, frutta e verdura, è associato ad una riduzione del rischio di sviluppare cancro al colon. La fermentazione delle fibre da parte della flora intestinale produce infatti una sostanza chiamata butirrato, in grado di ridurre l’ossidazione del DNA, stimolare il sistema immunitario, combattere i radicali liberi e inibire la proliferazione della cellule neoplastiche. Si tratta di studi scientifici recenti, sicuramente da confermare ma molto promettenti, che riportano ancora una volta l’attenzione sull’importanza del microbiota intestinale.
Vitamina D – la vitamina D3 viene sintetizzata in quantità adeguate dal nostro organismo in seguito ad esposizione al sole, producendone circa l’80% del necessario. Sono pochi gli alimenti ricchi di vitamina D (solo olio di fegato di merluzzo, pesci grassi e uova ne contengono quantità rilevanti), ad eccezione di alimenti fortificati, come ad esempio il latte vegetale. A causa di una inadeguata esposizione solare, si è quindi riscontrata recentemente una sempre più frequente carenza di vitamina D, correlata da diversi studi scientifici ad un aumento nell’incidenza di diversi tipi di cancro ed ad una peggiore prognosi. La forma attiva della vitamina D, 25OH-D3 o calcitriolo, è infatti in grado di regolare numerose attività cellulari collegate ai processi tumorali. Una adeguata integrazione con vitamina D è in grado di ridurre la proliferazione tumorale ed i processi di angiogenesi e metastasi, principalmente nei tumori alla prostata, al seno ed al colon, migliorando quindi la prognosi del paziente.
Selenio – il selenio è un minerale presente principalmente in tonno, sardine ed altri pesci, nel riso, nelle noci brasiliane ed anacardi o nei legumi, come fagioli e lenticchie. Il ruolo del selenio nella prevenzione dei tumori, principalmente alla prostata, è stato analizzato da diversi studi scientifici, ma i risultati sono ancora contraddittori. Pare esserci infatti una correlazione tra consumo di selenio e ridotto rischio di sviluppare tumore alla prostata, ma non è ancora stata verificata la causalità della relazione.
The verde – le proprietà antitumorali dei polifenoli contenuti nel the verde, in particolare della EGCG (epigallocatechina-3-gallate), sembrano risiedere nella loro capacità di agire sia a livello della iniziazione del tumore che della sua promozione, rallentandone la crescita, promuovendo la morte delle cellule tumorali e rallentando i processi di angiogenesi. Il consumo regolare di tè verde è in grado di ridurre fino al 60% alcuni tumori, in particolare stomaco, esofago e colon.
Spezie ed erbe aromatiche – agiscono a livello della crescita del cancro, rallentandola, ed inibiscono la formazione di nuovi vasi; rafforzano il sistema immunitario e promuovono la morte delle cellule tumorali (apoptosi). Tra queste ricordiamo la curcumina, principio attivo della curcuma e presente nel curry; il gingerolo, antiossidante dello zenzero; il carvacolo, contenuto nell’origano o l’apigenina del prezzemolo o della camomilla, che sembra essere in grado di prevenire l’angiogenesi.
Aglio e cipolla – contengono composti solforati (che ne conferiscono la puzza caratteristica) in grado di neutralizzare i cancerogeni, rallentare la crescita del cancro e promuovere la morte delle cellule tumorali.
Crucifere – contengono sostanze anti-ossidanti (ad esempio il sulforafano) che neutralizzano i cancerogeni, inibendo il danno al DNA, e ne facilitano l’eliminazione. Si chiamano anche Brassicacee vi appartengono broccoli, cavoli, cavoletti di bruxelles, verze, cavolfiori, rape, ravanelli e rucola.
Uva, prugne, frutti di bosco, cavolo rosso, vino rosso – Contengono antociani, bloccano la crescita del cancro e la formazione di nuovi vasi e promuovono la morte delle cellule tumorali (apoptosi).
Arance, kiwi, peperoni, frutta e verdura crude – Gli antiossidanti come l’acido ascorbico (vitamina C), il tocoferolo (vitamina E), i caroteinoidi ed i flavonoidi, presenti nella frutta e nella verdura, inibiscono il danno ossidativo al DNA, neutralizzando le sostanze cancerogene. La vitamina C inoltre ostacola la formazione di nitrosammine. Si raccomanda un consumo minimo di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno per ridurre il rischio di cancro.
Pomodoro – contiene licopene, una molecola chimica dalle proprietà antitumorali note, che aiuta a fermare la crescita del cancro. Il licopene si attiva dopo cottura, ecco perchè è consigliato consumare il pomodoro cotto (salsa, sugo ecc..).
Pesce, noci, semi di lino, semi di chia – contengono acidi grassi omega 3, che bloccano la crescita del cancro e la formazione di nuovi vasi (angiogenesi).
Funghi – Alcuni funghi contengono sostanze (alcuni polisaccaridi, tra cui il lentinano) in grado di rinforzare il sistema immune e combattere la crescita tumorale. Ricchi di queste sostanze sono i funghi giapponesi shiitake, ma anche alcuni funghi nostrani come l’orecchione o gli champignon de Paris.
Soia – ricca di fito-estrogeni, in grado di proteggere dai tumori estrogeno-dipendenti, come tumori al seno o alla prostata. Attenzione, il consumo di soia è sconsigliato in donne in menopausa o che hanno già avuto un tumore al seno, per il rischio di recidive (vedi fonte nr.3 a fine articolo).
Cacao amaro – Contiene pro-antocianine, sostanze che possono la crescita del cancro e promuove la morte delle cellule tumorali. Consuma cioccolato che contenga almeno il 70% di cacao e senza aggiunta di zucchero.
RICORDA SEMPRE:
Molti degli studi riguardanti la relazione tra alimenti e tumori sono stati fatti in laboratorio e non ci sono ancora dati sufficienti per affermare che un singolo alimento o nutriente possa prevenire il cancro.
Il consumo occasionale di salame o la grigliata di ferragosto NON sono causa di tumore, così come consumare broccoli una volta al mese o un pizzico di curcuma sulle verdure NON significa prevenire il cancro.
I fattori discriminanti sono lo stile di vita, la frequenza e quantità nel consumo di ogni tipo di alimento, il loro metodo ed i tempi di cottura. Ricordiamoci di Hygeia!
Fonti ed approfondimenti:
- Per approfondimenti vi consiglio questa relazione disponibile online, molto dettagliata e chiara: Alimentazione e tumori, Marco Giammanco, Università di Palermo, FISIOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA
- Anand P et al, Cancer is a preventable disease that requires major lifestyle changes. 2008
- Encarnação JC t al., Revisit dietary fiber on colorectal cancer: butyrate and its role on prevention and treatment. Cancer Metastasis Rev. 2015, 34:465-78.
- Vinceti M et al., Selenium for preventing cancer. Cochrane Database Syst Rev. 2014, 30:CD005195.
- Song M et al., Nutrients, foods, and colorectal cancer prevention. Gastroenterology. 2015, 148:1244-60.e16.
- Feldman D et al., The role of vitamin D in reducing cancer risk and progression. Nat Rev Cancer. 2014, 14:342-57.
- Nicastro HL et al., Garlic and onions: their cancer prevention properties. Cancer Prev Res (Phila). 2015, 8:181-9.
- http://www.greenmedinfo.com/blog/preventing-cancer-molecular-level